Linux blog

Rilasciato ufficialmente linux Mint 18 – Sarah – grosse novità per le due versioni

Non appare sulla home page ufficiale di Clement Lefebvre ma nella pagine dei download si.

il sito dove solitamente Clement Lefebvre e il suo team pubblicano le ISO e sembra che siano aggiornate alla versione definitiva la 18.

 

Editions for Linux Mint 18 “Sarah” – Linux Mint

Linux Mint is an elegant, easy to use, up to date and comfortable GNU/Linux desktop distribution.

Fonte: www.linuxmint.com/release.php?id=27

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Linux Mint 18 in arrivo, l’unica alternativa seria a Windows.

Linux Mint 18 Beta, che prende nome “Sarah”, è stato rilasciato nelle varianti con i Desktop MATE e Cinnamon

Le due varianti, ad ogni modo, sfoderano delle edizioni rinnovate dei DE, con MATE 1.14 e Cinnamon 3.0. Quest’ultimo ha subito un updgrade molto importante e vi lascio direttamente al video di presentazione di Cinnamon 3:

Un video preview della nuova versione del desktop Cinnamon 3.0

Per tutte le altre immense novità, vi lascio alle rispettive pagine dei cambiamenti per la versione MATE e per la versione Cinnamon.

Linux Mint la piu’ diffusa e utilizzata distribuzione Linux al mondo e da sempre la mia preferita.

 

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Come aggiornare linux mint 17.1 a 17.3

In attesa della nuova versione di Mint 18 che sarà un LTS ( supporto a lungo termine ) se vogliamo aggiornare la nostra da versione 17.1 o 17.2 a 17.3 e’  possibile farlo senza reinstallare tutto.

La prima precauzione e’ sempre quella di farsi un backup dei propri file ( non programmi ) su disco esterno o usb key nel caso in cui non siano di grosso volume, successivamente dobbiamo modificare un file di sistema che e’ : /etc/apt/sources.list.d/official-package-repositories.list


Per fare questo occorre avere i privilegi di root quindi l’esatto comando da digitare da Terminale di linux e’:

sudo pico /etc/apt/sources.list.d/official-package-repositories.list

vi verra’ chiesta la vostra password utente e si aprira’ il file in editor.

Nel caso in cui non avessimo pico come editor installato, possiamo usare gedit al posto di pico oppure installare pico da gestione pacchetti.

Una volta aperto il file in editor dobbiamo andare a sostituire il nome rebecca con rosa, se passiamo dalla 17.1 oppure rafaela se passiamo dalla 17.2

di norma nelle prime due righe del file e quindi il risultato finale dovra’ essere cosi’:

deb http://packages.linuxmint.com rosa main upstream import

deb http://extra.linuxmint.com rosa main

il resto rimane uguale perche’ si tratta sempre di una release derivata da ubuntu trusty

Si puo’ anche usare questo comando che lo fa’ da solo e poi verificare:

sudo sed -i ‘s/rebecca/rosa/g’ /etc/apt/sources.list.d/official-package-repositories.list  da 17.1

sudo sed -i ‘s/rafaela/rosa/g’ /etc/apt/sources.list.d/official-package-repositories.list da 17.2


 

Fatto questo i comandi da lanciare sempre da terminale sono:

sudo apt-get update

sudo apt-get-upgrade

sudo apt-get dist-upgrade

ovviamente uno alla volta ….

Per sicurezza una volta fatto io li rilancerei per verificare se e’ rimasto qualcosa in sospeso

Alla fine una bella pulizia con:

sudo apt-get autoremove

e un bel sano e robusto riavvio del sistema…

Se tutto e’ andato bene vi ritroverete gli stessi utenti le stesse password, stessi programmi e stessi vostri file perche’ la /home che contiene i file utente e la configurazione

di ogni utente non dovrebbe essere toccata anche se sarebbe meglio averla in una partizione diversa dalla / ( root ) del sistema…..

Roberto Lissandrin

 

 

 

 

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App Android anche su Chromebook

 

App Android anche su Chromebook

Attualmente gli sviluppatori di Mountain View implementano due diversi sistemi operativi: la piattaforma mobile Android e ChromeOS, soluzione prettamente Web based utilizzata per i laptop Chromebook. Questi ultimi non sarebbero stati salutati finora da un grande successo commerciale, ma le cose potrebbero presto cambiere grazie ad un’iniziativa improntata sulle App.

 

Google Chromebooks

The Chromebook is a new, faster computer. It starts in seconds, and offers thousands of apps. It has built-in virus protection, and backs up your stuff in the cloud. With automatic updates, it keeps getting better.

Fonte: www.google.com/chromebook/


 

L’idea dovrebbe essere infatti quella di rendere la applicazioni per il Robottino Verde compatibili anche con ChromeOS, presto gli utilizzatori dei computer portatili di Googlepotrebbero fare riferimento al Play Store per l’estensione delle funzionalità di base. In tal caso vi sarebbe la possibilità di sfruttare un catalogo composto da centinaia di migliaia di offerte software.

A rivelare l’introduzione di questa nuova feature sarebbe stata una caratteristica presente nella versione 51 di ChormeOS (ad oggi in anteprima per gli sviluppatori), essa infatti presenterebbe tra le sue opzioni di configurazione la possibilità di attivare il supporto per le applicazioni di Android tramite un’appostia casella di controllo.

Eventuali conferme in merito potrebbero arrivare molto presto, per la precisione durante la prossima edizione del Google I/O, manifestazione interamente dedicata da Big G al mondo dei developers che avrà luogo in California tra il 18 e il 20 maggio 2016 presso lo Shoreline Amphitheatre di Mountain View.

Attualmente è già possibile installare applicazioni per il Robottino Verde su ChromeOS, ma lo strumento che consente tale procedura pone un limite al numero massimo di App utilizzabili che non dovranno essere più di 4 alla volta. Esiste poi una soluzione di terze parti, e di non facile configurazione, che consente il superamento di questo limite: cromo-apk.

Se Chrome dalla versione 51 o seuccessive, supportera’ la possibilita’ di installare e far funzionare app di android al suo interno ( probabilmente tramite estensione apposita ) sara’ un enorme successo non solo per i chromebook ma anche per i pc desktop con Chrome come browser.

D’altre parte essendo sia android che chrome due prodotti google, si spera che prima o poi questa integrazione ci sia veramente annullando ogni altro tentativo in merito gia’ reperibile in rete.

Questo argomento sarà oggetto di un approfondimento sul blog che spero a breve possa fornirvi.

Roberto Lissandrin

 

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Come leggere gli hard disk con file system Linux e Mac da Windows

 

Come leggere gli hard disk con file system Linux e Mac da Windows

Il File System è una struttura logica che un sistema operativo segue per gestire ed organizzare i dati presenti in un disco rigido. Il file system è strettamente legato al sistema operativo che utilizziamo: infatti ogni OS utilizza un file system…

Windows utilizza file system come fat, fat32, ntsf  exfat, ma di default non riconosce unita’ formattate per Linux ( etx2, ext3, ext4) e nemmeno quelle di Mac OS ( hfs+).

esistono diverse utility per fare in modo che windows possa riconoscere ( di norma in sola lettura ) anche questi tipi di file system diversi una di queste e’ :

Linux Reader : http://www.diskinternals.com/download/Linux_Reader.exe – http://www.diskinternals.com/linux-reader/

L’utility una volta installata e’ semplice da utilizzare visualizza in finestra windows ( tipo esplora risorse) anche le unita’ formattate in modo diverso ma in sola lettura, tuttavia e’ possibile con click tasto destro del mouse sulla unita’ eseguire una serie di operazioni tra le quali esportazione di file o cartelle intere per il salvataggio e successivo utilizzo  in windows.

Se si ha solo windows puo’ essere utile per effettuare backup da dischi di pc linux o mac con problemi, collegando i dischi mediante appositi case usb o dock station.

All’avvio scansiona l’hardware e rileva le unita’ comprese quelle con formattazioni particolari.

Selezionando l’unita’ desiderata mostra file e cartelle in essa contenute e permette anche il salvataggio di cartelle o file da quelle unita’ in windows.

Se conoscete altre utility similari o piu’ potenti ogni segnalazione e’ fortemente gradita.

Roberto Lissandrin

Per approfondimenti:

Fonte: www.swzone.it/howto/42019_Come_leggere_gli_hard_disk_con_file_system_Linux_e_Mac_da_Windows_.html

 

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Come gestire la priorità dei programmi in linux

Come gestire la priorità dei programmi in linux 

Ci sono casi in cui si rende necessario dare minore o maggiore priorità nella esecuzione di alcuni programmi rispetto agli altri.

Un caso tipico può essere quello relativo all’utilizzo di virtualbox per virtualizzare un sistema operativo all’interno del proprio linux.

Ormai e’ necessario assegnare almeno 2gb di ram a ogni macchina virtuale e linux stesso è diventato un po esoso in termini di risorse del sistema, quindi usare la virtualizzazione con solo 4gb di ram disponibile nel pc può essere critico.

Anche nel caso si abbia a disposizione più ram può essere comunque utile assegnare meno priorità a determinati programmi soprattutto quando si tende a tenerli sempre aperti sul desktop.

Per questo ci viene in aiuto il comando nice.

Per poter modificare il valore nice di un certo processo si può utilizzare il comando nice
Utilizzando il comando nice assieme all’opzione -n permette di specificare il valore di nice desiderato per il processo che si vuole avviare.

Esempio: nice -n 15 nome programma

Nota:

I valori da assegnare sono limitati dal seguente intervallo  19 e -20 il default è zero.
Utillizzando un valore negativo si aumenta la priorità del processo
Utilizzando un valore positivo si diminuisce la priorità del processo
L’utente normale può utilizzare soltanto i valori positivi in quanto non ha i permessi per poter utilizzare i valori negativi.
Soltanto l’amministratore può aumentare la priorità  di un processo.

Il comando nice può essere utilizzato soltanto per avviare il processo , nel caso il quale si desidera  cambiare la priorità durante l’esecuzione
si può utilizzare il comando renice

Utilizzando il comando renice assieme all’opzione -n permette di specificare il valore di nice da cambiare seguito dall’opzione -p per specificare il pid del processo in esecuzione dove si vuole fare la modifica.

Esempio: renice -n -18 -p valore_pid_processo

Per avere una migliore conoscenza sui diversi parametri utilizzati nei comandi precedenti consultare la manpage di riferimento (man nice ,man renice)

nice

 

Questo e’ un esempio di come si puo’ modificare il lanciatore di virtualbox modificando il

comando nel menu alla voce virtualbox inserendo nice -+19 prima del programma.

in questo caso assegna una bassissima priorita’ al programma per evitare che crei un degrado evidente

del sistema durante il suo utilizzo.

 

IL comando Nice non assegna meno Ram di norma assegna solo meno priorità di utilizzo della CPU garantendo comunque un corretto funzionamento.

Per determinare il valore più idoneo da utilizzare non resta che fare delle prove.

Roberto Lissandrin

 

 

 

 

 

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Conky manager – monitor grafico attività di sistema linux

 

CONKY MANAGER – monitor grafico attività di sistema linux 


conky

Ebbene si, ammetto un mio morboso godimento nel mostrare la mia Linux box ai miei amici utenti del sistema operativo made in Richmond.

I motivi di orgoglio, come ben sapete, sono innumerevoli ma… volete mettere colpire i vostri ospiti con un desktop

che non solo non ha nulla da invidiare a quello di Windows ma, senza troppi sforzi, può diventare molto più gradevole

esteticamente senza però cadere in inutili e velleitari fronzoli windowsiani?

Voglio proprio scrivere di questo, di un tool per il monitoraggio grafico del sistema.

Sicuramente direte che ho scoperto l’ acqua calda e che esistono da molto tempo, obiezione accolta, ma sicuramente

un System Monitor completamente configurabile e gradevole da vedere come Conky non sono così tanti.

Tranquilli che questa non intende essere una guida per l’installazione e nemmeno mi cimento in configurazioni varie, per questo vi suggerisco una breve ricerca in Internet e sarete sommersi di tutorials inerenti all’aspetto tecnico.

Per prima cosa suggerisco una visita a questo link: http://www.teejeetech.in/p/conky-manager.html, i creatori.

Quindi che aspettate? Conky è presente nei repository delle maggiori distro quindi non avete scuse, renderete

invidiabile il vostro desktop e nel contempo imparerete a cimentarvi con Lua, il linguaggio con cui è compilato Conky.

Come vedete con un sistema Linux niente è velleitario ma tutto è a scopo di studio.

Quindi amici installate Conky e farete faville, se poi l’ abbinate alla Cairo Dock…. raggiungerete lo stato dell’ arte.

Non sapete cos’ è la Cairo Dock?  Magari la prossima volta.

Autore: Gianni Passerini 

 

Approfondimenti:  TeeJee Tech: Conky Manager

Programming and Technology Tips

LINK: www.teejeetech.in/p/conky-manager.html

 

 

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Le novita’ di linux Mint 18 la attualmente piu’ utilizzata distribuzione Linux

linux-mint-18

In maggio dovrebbe uscire la versione 18 di Linux Mint la distribuzione linux piu’ scaricata e installata al mondo ad oggi, che ha superato nettamente al piu’ famosa Ubuntu dalla quale deriva.

Ricordo che sarà un LTS quindi avra’ un supporto di 5 anni.

Il motivo per cui ha avuto nel tempo piu’ successo sta semplicemente nel fatto che anni orsono visto il lento aggiornamento della interfaccia grafica Gnome e Kde, ubuntu fece la scelta di utilizzare Unity innovativa interfaccia grafica mentre Mint scelse Cinnamon.

Per anni fu una lotta tra i due ma alla fine nonostante i vari aggiornamenti e miglioramenti applicati alle due interfacce gli utenti come me da sempre sostenitore di Mint, scelsero cinnamon o mate le due interfacce di Mint.

Gli utenti meno esperti scelsero e tutt’ora continua il successo Cinnamon di mint anche perche’ piu leggera e molto simile a windows 7 .

Molti miglioramenti sono stati apportati gia’ dalla versione 17.3 di mint uscita in novembre 2015 ma molti altri sono annunciati per la nuova release la 18 nome in codice Sarah ( Lefevre l’ideatore di mint ha sempre scelto nomi semplici e femminili ).

 

qui trovate un riepilogo delle principali innovazioni annunciate: http://blog.linuxmint.com/?p=2975 ( in inglese )


 

La data di rilascio di Linux Mint 18 si aggirerà tra Maggio e Giugno 2016 e l’intera famiglia sarà basata su Ubuntu 16.04 LTS.

l nuovo look and feel

Qualche settimana fa vi avevamo annunciato che Linux Mint 18 “Sarah” avrà finalmente un nuovo look. Clement è tornato sull’argomento specificando che il nuovo look (tema GTK più tema di icone) sarà più moderno, minimale e professionale senza risultare appariscente. Il nuovo tema della distro conviverà con il vecchio e gli utenti interessati al vecchio look potranno reimpostarlo con pochi click del mouse.
Le X-Apps
Altra grande novità che vedremo su Linux Mint 18 sono le X-Apps ovvero una raccolta di applicazioni GTK3 generiche in grado di essere utilizzate senza incoerenze grafiche o quant’altro su Cinnamon, MATE e Xfce (ed eventualmente altri ambienti desktop). Tali applicazioni si sono rese necessarie in quanto molte applicazioni usate su Linux Mint sono specifiche per GNOME e hanno il problema di essere patchate per adattarsi ai vari desktop che usano un decoratore finestra separato (vedasi Totem o Gedit).
In passato il problema è stato risolto downgradando le applicazioni come ad esempio Gedit che su Linux Mint 17 è fermo alla versione 2.30 oppure patchandole. Questo ha funzionato per il breve periodo ma ora è difficile da fare.
Per questo motivo si è optato per le X-Apps. A lungo termine il progetto X-Apps permetterà al team di Linux Mint di sviluppare nuove funzionalità e miglioramenti nelle applicazioni stesse (cosa che non è possibile fare tramite patch o modifiche specifiche per i vari desktop come MATE perché troppo esose in termini di risorse da impiegare per risolvere i problemi).
Un esempio di X-App è xedit, l’editor di testo che troveremo in Mint 18
xedit
xedit si basa su Pluma quindi gli utenti abituati ad usare Pluma o Gedit 2.30 si troveranno bene in quanto ha un aspetto simile e funziona allo stesso modo dei suddetti programmi.
Utilizza le GTK3 e supporta l’HiDPI e il suo codice sarà indipendente, non dipenderà ne da GNOME ne da MATE.
Non essendoci più la necessità di congelare gedit ad una versione specifica gli utenti potranno, se vorranno, installare tranquillamente GEDIT 3.18 da repository.

Come potete vedere dal repository GitHub di Linux Mint c’è già un’altra x-apps ovvero xplayer che a quanto pare è basato su Totem.

Approfondimenti : http://www.marcosbox.org/2016/03/mint-y-nuovo-tema-linux-mint-18.html

 

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Ubuntu 16.04 LTS: ecco tutte le novità

Ubuntu 16.04 LTS in arrivo

Nelle prossime ore la Canonical ci porterà una nuova release LTS di Ubuntu, la 16.04 battezzata con il nome in codice Xenial Xerus. Nonostante manchi ancora un po’ di tempo (circa un mese) al congelamento delle funzionalità, gli sviluppatori hanno ancora la possibilità di aggiungerne di nuove o di modificare quelle già esistenti.

ubuntu-16-04-lts-novità

Ma la domanda che qualche mese prima di ogni rilascio di una nuova release di Ubuntu ci si pone sempre è: che novità troveremo? Contrariamente a quanto Canonical ci ha abituato a pensare negli ultimi anni, questa volta di nuove funzionalità ne troveremo a bizzeffe, nonostante si tratti di una LTS. Storicamente, infatti, le release di Ubuntu con supporto a lungo termine non includono nuove funzionalità, ma si concentrano maggiormente su stabilità e sicurezza. Ma, come già detto, non è il caso di Ubuntu 16.04 LTS.

La prima novità che balzerà subito all’occhio sarà una nuova schermata di avvio che allo stato attuale è in fase di aggiornamento: Canonical ci ha abituato a vedere la stessa schermata di Plymouth dal lontano 2009: chissà come cambierà. Ad avvio completato, un’altra interessante funzionalità potrebbe rendere felici molti utenti: lapossibilità di spostare la barra di Unity anche nella parte inferiore dell’interfaccia grafica. Una richiesta, questa, avanzata più volte in passato senza aver mai trovato approvazione da parte degli sviluppatori. Ma, a quanto pare, Canonical ha finalmente deciso di ascoltare seriamente i propri utenti. Cosa che emerge anche per i risultati di ricerca restituiti dalla Dash e provenienti da fonti on-line: finalmente, tale funzionalità sarà disattivata di default e chi la vorrà (presumiamo pochissimi utenti) dovranno attivarla manualmente.

 

 

Altra modifica in programma è la rimozione dell’Ubuntu Software Center che cederà il posto al più aggiornato e veloce GNOME Software. In passato abbiamo già puntato i riflettori su questa decisione, definendola di fatto forse la più saggia: perché continuare ad affidarsi a tool che non rendono felici gli utenti? Sempre sul comparto software, Ubuntu 16.04 LTS segnerà anche la fine del software di masterizzazione Brasero che non troveremo più come scelta di default. Stesso discorso per Empathy. Gli sviluppatori stanno inoltre lavorando per far sì che il file system ZFS sia presente nei repository ufficiali della distro e renderlo quindi disponibile a tutti gli utenti che vorranno provarlo.

In definitiva, non sembra quasi di trovarsi di fronte ad una LTS. Canonical ha finalmente capito che la parola d’ordine è innovazione? Staremo a vedere.

Fonte: http://news.softpedia.com/news/ubuntu-16-04-lts-will-be-the-best-release-in-years-here-s-what-s-new-498787.shtml

 

 

 

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Un po di Linux in Windows 10

Running Bash on Ubuntu on Windows! (Channel 9)

P488 Running Bash on Ubuntu on Windows? Really? Yes, REALLY! In this video we’ll outline why and how we’re enabling Windows 10 to run native Linux apps and tools directly on Windows!

Piuttosto la particolare versione di Ubuntu, stando a quanto riporta ZDNet, si baserà su librerie native di Windows per fornire agli sviluppatori strumenti come Bash e comandi CLI (come make, gawk, grep…) senza bisogno di soluzioni di terze parti.

Per ora non c’è niente di confermato ufficialmente, ma molto probabilmente maggiori dettagli su questa storica unione arriveranno nelle prossime ore, durante Microsoft Build 2016.

Aggiornamento 30/03 19:00 – come ci si aspettava l’integrazione di Bash su Windows 10 è stata confermata direttamente dal palco del Build 2016. Microsoft ha collaborato con Canonical per includere binari nativi di Ubuntu su Windows 10 (Windows Subsystem for Linux), che saranno sfruttabili con un semplice download dal Windows Store.

Con la Bash Ubuntu per Windows 10 gli utenti più esperti potranno accedere alle API native, utilizzare i file system, e supporto a VT100 ed SSH senza bisogno di impazzire troppo: “la potenza della linea di comando open source arriva  su Windows”. Lo storico passo, che porta anche una comodità concreta per sviluppatori ed utenti esperti, è stato compiuto.

bash ubuntu windows_2

Aggiornamento 31/03 9:00 – ulteriori dettagli arrivano dal blog ufficiale di Windowsdove  oltre a quanto già indicato in fase di presentazione, Microsoft ci tiene a specificare che laBash è in fase beta e sarà disponibile inizialmente soltanto agli Insider dopo la conclusione della Build 2016, inoltre non potrà interagire con le app Windows o essere usata come piattaforma server, ma solo come “coltellino svizzero” per sviluppatori.

Fonte: channel9.msdn.com/events/Build/2016/P488?wt.mc_id=DX_836543

 

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