Linux blog

Le distribuzioni linux nel tempo-Timeline linux

Nel tempo nascono tante ramificazioni, partendo dalle prime e più importanti distribuzioni Linux : Debian, RedHat, Slackware

Nella time-line definita qui: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Linux_Distribution_Timeline.svg

il cui esploso grafico è più comprensibile in questa grande immagine: File originale ‎(file in formato SVG, dimensioni nominali 2920 × 12532 pixel, dimensione del file: 638 KB) ci si può rendere conto di come nel tempo si sia evoluto Linux nelle varie versioni.

Dal grafico, scorrendolo dall’alto in basso e da sinistra a destra possiamo notare che fondamentalmente come descritto all’inizio il tutto nacque da tre principali distribuzioni: Debian, RedHat e Slackware

La prima cosa che emerge è che molte distribuzioni sono nate ma defunte dopo poco tempo, alcune hanno resistito di più ma poi è finito il supporto…

– Il ramo Debian senza dubbio è il più corposo e prolifico di tutti da questo partono grosse ramificazioni con l’avvento di:

  • Knoppix e derivate
  • Ubuntu e poi tutte le sue derivate
  • e tante altre nate direttamente da base Debian alcune delle quali ancora resistono….

–  Il ramo  Slackware dal quale spicca il progetto Suse e poi Opensuse

–  il ramo prolifico di RedHAt con le importanti ramificazioni di:  Mandrake che da poi origine a Mandriva, Mageia, PclinuxOsFedora, CentOS

In modo non specifico partono progetti alternativi ai tre sopra descritti come ad esempio:

–   Gentoo  da cui deriva per esempio Sabayon e progetti come Chrome Os o Chromium o recente Cloudready

–  Arch da cui deriva anche Manjaro

e dal 2007 anche Android che ricordiamoci ha comunque base linux

è interessante navigare nell’albero e nella time line per identificare da dove sono nate alcune distribuzioni attualmente diffuse, notando però e questo serva come avviso per tutti quelli a cui piace rischiare come tante ne sono nate e poi defunte nel breve o più lungo periodo.

Buona consultazione

Roberto Lissandrin

 

 

 

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MX Linux – recensione e test

Incuriosito dal fatto che veniva spesso citato nei vari gruppi dedicati al mondo linux e che si trova tra i primi posti di https://distrowatch.com/ ho voluto testare questa distribuzione al momento la versione 19.2 “patito feo” con XFCE 4.14

Avevo gia’ scritto una introduzione qui: https://www.appuntidilinux.it/2020/08/10/mx-linux-la-distribuzione-leggera-del-momento/ ma ho voluto testarla.

Premetto che il test e’ stato eseguito con la versione a 64 bit in macchina virtuale virtualbox configurata appositamente con solo 2gb di ram e doppia cpu e quindi non so dirvi come funzioni la versione 32 bit su una configurazione inferiore.

Nel normale utlizzo la cpu e la ram sono meno del 30% ovviamente appena si apre un browser e magari si naviga su siti pesanti come youtube che pero’ regge in maniera fluida la cpu sale sale mentre la ram resta su dei livelli contenuti.

Bene! la prima impressione e’ stata l’installer (processo di installazione) con un po’ troppe richieste tra le quali: la specifica esatta della tastiera e altro ma che comunque alla fine con un po’ di pazienza fa’ quello che deve fare permettendo anche di partizionare il disco a vostro piacimento.

Dopo l’installazione, abbastanza veloce, ho subito personalizzato la barra delle applicazioni perchè di default e’ sulla sinistra modello Unity di Ubuntu che odio e che per fortuna e’ stata abbandonata, quindi spostata e messa in basso nel desktop.

Il boot e’ rapido e cosi’ anche lo spegnimento.

Ci sono due modi di personalizzare la installazione:

mediante la schermata di benvenuto che permette gia’ di eseguire diverse personalizzazioni come installazione dei Codec aggiuntivi multimediali, la personalizzazione

del pannello “Rifiniture ( pannello ecc)” e Strumenti (pannello di controllo completo), o in seguito con la voce di menu’ MX Tools che ha molte piu’ opzioni.

In Rifiniture potete già personalizzare l’aspetto del pannello e la sua posizione ma anche lo stile e tema delle finestre e il tema del  desktop, icone, caratteri e altro.

Strumenti invece apre il vero e proprio pannello di controllo e di configurazione di tutte le principali funzioni hardware e software.

Localizzazione del Sistema e’ la prima da utilizzare per installare l’italiano altrimenti di default e’ tutto in inglese.

Tastiera per personalizzare la tastiera in uso (generic 102 pc alla fine ho scelto tra le tantissime proposte)

Mx schede audio per impostare correttamente l’hardware audio e Mx Network assistant nel caso abbiate problemi di rete

Da apprezzare Veloce Info di Sistema ( che vi da’ un report del vostro harware), Mx Ripara Boot in caso di problemi, Mx opzioni di boot che permette di personalizzare l’aspetto del grub all’ avvio.

Installa Driver Nvidia nel caso sia necessario

Mx Installa Programmi per aggiungere software all’esistente di default

Sono cmq tutte funzioni che possono essere fatte in seguito come dicevo anche da menu voce: MX Tools

A parte la lingua Italiana, la tastiera e posizione del pannello vi consiglio di eseguirle dopo aver provato il sistema cosi’ come si presenta.

Alcune Note:

  • Libreoffice non e’ proprio l’ultima versione e occorre andare ad installare i componenti in italiano a parte
  • Firefox Browser di default si presenta in inglese quindi subito funzione impostazioni per personalizzarlo in italiano.
  • Poi mi sono divertito a personalizzare il pannello aggiungendo e spostando icone e widget utili pronti all’ uso come: visualizza desktop, apri terminale, system monitor e altro….

Se vi trovate nel panico niente paura da MX rifiniture pannello c’e’ ripristina pannello di default 

Il software in dotazione e’ buono, c’e’ tutto quello che serve di base ma da Mx Installa programmi e da sezione repo stabile potete aggiungere ciò che volete, io ho aggiunto subito vlc come player multimediale e smplayer e mplayer oltre a openshot (montaggio video) e imagination per creare slide show fotografici con sottofondo musicale.

In menu’ grafica c’e’ già Gimp e simple scan (per scansionare documenti)

In menu internet c’e’ già firefox e transmission ( analogo al famoso bittorrent)

Insomma non manca niente e ciò che manca lo si installa facilmente….

Il desktop personalizzato di default XFCE 4.14 direi che e’ carino tutto fluido e scattante, mi ha fatto una buona impressione

Spero solo che non sia una delle tante distribuzioni che nascono e muoiono per mancanza di valido supporto.

Trovate tutto, comprese le istruzioni per installazione e altro qui: https://mxlinux.org/

Grazie

Roberto Lissandrin

 

 

 

 

 

 

 

 

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Scaricare video da youtube anche con google chrome

Capita spesso di sentirsi chiedere: ma come faccio a scaricare un video da youtube o altri siti?

Per il momento basta aggiungere in google chrome la estensione DownloadHelper:
https://chrome.google.com/webstore/detail/video-downloadhelper/lmjnegcaeklhafolokijcfjliaokphfk

Al momento in cui scrivo la versione disponibile e’ la: Versione 7.3.9.0
Valida per:
Mozilla/5.0 (X11; Linux x86_64) AppleWebKit/537.36 (KHTML, like Gecko) Chrome/84.0.4147.125 Safari/537.36
quindi pare ci sia l’estensione sia per firefox che per chrome che per safari

Una volta aggiunta l’estensione quando si visualizza un video, se lo permette, basta cliccare sulla icona relativa in alto a destra (i 3 pallini colorati) e
scegliere il formato in cui scaricare il video.

Buon divertimento
Roberto Lissandrin

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Mx Linux – La distribuzione leggera del momento

MX Linux 2020

MX Linux è frutto della collaborazione tra le comunità antiX e l’ex MEPIS, che utilizza i migliori strumenti e talenti di ciascuna distribuzione. È un sistema operativo di medie dimensioni progettato per combinare un desktop elegante ed efficiente con una configurazione semplice, elevata stabilità, prestazioni solide e ingombro di medie dimensioni.

MX Linux è una distribuzione mediamente leggera,  basato sul ramo stabile di Debian.

MX Linux utilizza l’ambiente desktop XFCE (ora la 4.14) leggero, in questo modo l’interfaccia utente risulta piuttosto scattante e più reattiva rispetto ad altre distribuzioni Linux del 2020. MX è attualmente il DISTRO Linux numero 1 del 2020 secondo DistroWatch. Grazie al livello di supporto da parte della comunità, MX Linux ha reso MX Linux il migliore e numero 1 Linux Distro del 2020. A differenza di altre distribuzioni Linux, MX Linux 2020 viene fornito con alcuni degli strumenti utili che nessun altro Linux Distro fornirà.

MX Linux viene fornito con numerosi strumenti utili come iDeviceMounter, Boot Repair, System Cleaner, HTOP, Bootable USB Maker e molti altri incredibili che eliminano tutti i mal di testa per l’utente finale. MX Linux 2020 è tutto in una distro Linux che puoi utilizzare sul tuo laptop o desktop. MX Linux è chiamata la distribuzione Linux di medio peso ed è il miglior sistema operativo Linux che può con l’hardware minimo. Quindi, guarda la recensione completa di MX Linux e scopri di più sull’ultimo MX Linux 2020.

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Specifiche hardware
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Processore Dual Core a 32/64 bit
512 MB di memoria RAM
5 GB di spazio libero

………………………………….
Scarica e installa MX Linux
https://mxlinux.org/
………………………………….

Download: https://mxlinux.org/download-links/

Le versioni disponibili sono 32 e 64 bit oltre a una versione ahs 64 bit per un hardware piu’ prestante e recente:

  • MX-19.2_386, contenente un kernel PAE a 32 bit.
  • MX-19.2_x64, con un kernel a 64 bit
  • MX-19.2 x64 ahs , uno stack hardware avanzato per hardware molto recente

Novità di XFCE 4.14 

Seguirà un test approfondito della distribuzione

Buon divertimento

Roberto Lissandrin

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Personalizzazione Icone Mint20 Cinnamon

Personalizzazione Icone Mint20 Cinnamon:
in cinnamon e’ possibile installare set di icone personalizzate o temi scaricandoli da: https://www.cinnamon-look.org/browse/cat/ oppure dal piu’ generico: https://www.gnome-look.org/browse/cat/ a me piacciono molto le icone DamaDamas: https://www.gnome-look.org/p/1171111/ il tutto per personalizzare il proprio Desktop a piacimento.
Rimane pero’ un settaggio che in precedenti versioni c’era poi non so perche’ lo hanno nascosto, ovvero la possibilità che c’e’ per esempio nella versione Mate nel menu contestuale tasto destro su una icona del “ridimensiona icona” per modificare singolarmente la dimensione di alcune icone sul desktop rispetto alle altre.
A me piace per esempio il cestino bello grande e anche altre alcune cartelle sul desktop per metterle in evidenza.
Per fare questo occorre agire nel file di registro facendo molta attenzione (tipo regedit di windows)
Per chi interessasse occorre installare editor di configurazione:
sudo apt-get install dconf-editor
lanciarlo in esecuzione e poi procedere in questo modo:
andare nella sezione “org” poi “nemo” poi “desktop” e scorrendo arrivare alla voce : use-desktop-grid e disabilitarla
uscire dal programma e da questo momento nel menu contestuale di destra cliccando su ogni icona uscira’ anche ridimensiona icona

dconf-editor

i set di Icone aggiuntive e’ consigliato installarli dentro la cartella .icons della propria home ( se non c’e’ crearla)
i temi aggiuntivi o si segue le istruzioni o li si inseriscono nella cartella .themes della propria home ( se non c’e crearla)
Buona personalizzazione
Roberto Lissandrin
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Linux MInt 20 Ulyana

Come al solito dopo alcuni mesi dal rilascio ufficiale della LTS di Ubuntu, in questo caso la 20.04, esce la nuova release LTS di Mint che non perde la consuetudine di assegnare nomi femminili alle varie versioni, Ulyana in questo caso per la versione 20.

Mint 20 esce con le ormai consuete interfacce grafiche: Cinnamon, Mate e Xfce. https://linuxmint.com/

mint20

Dalla pagina di download è possibile scegliere la versione da scaricare, https://linuxmint.com/download.php la prima cosa degna di nota e’ che ormai le versioni 32bit sono state abbandonate ma questa è una scelta che ormai diverse distribuzioni hanno fatto.
Probabilmente mantenere aggiornate diverse versioni era oneroso oppure le nuove release sono adatte solo per hardware recente a 64 bit.

Chi avesse un hardware a 32 bit puo’ sempre scaricare e installare la versione appena precedente che ancora supporta il 32bit https://linuxmint.com/release.php?id=36 la 19.3 in questo caso.

A questo link si possono consultare le novita’ della nuova mint 20 per i tre desktop supportati https://linuxmint.com/rel_ulyana.php

Per la versione Cinnamon principalmente sono:

  • Kernel aggiornato 5.4 ;
  • introduzione del programma di condivisione facile tra pc Warpinator ( ma da quello che ho capito vale solo tra pc che abbiano lo stesso programma installato);
  • Migliorato il supporto per driver grafici Nvidia che consente per chi lo possiede di avviare con tasto destro un programma sfruttando a pieno quel tipo di scheda grafica;
  • Le icone si sistema in basso a destra nella barra delle applicazioni con grafica nuova;
  • Nuova versione di Cinnamon la 4.6
  • Miglioramenti per la Xapps installate;
  • gdebi migliorato (per installazione pacchetti .deb)
  • Alcuni miglioramenti di sistema (Apturl è passato dal backend da Synaptic ad Aptdaemon. Le raccomandazioni APT sono abilitate per impostazione predefinita per i pacchetti appena installati (non per gli aggiornamenti). Snapd è disabilitato per impostazione predefinita e i pacchetti APT non possono installarlo. Alle sessioni live in esecuzione su Virtualbox viene automaticamente aumentata la risoluzione a un minimo di 1024×768.
  • Migliorati e modificati i temi le icone e sfondi desktop e altro

Questa versione viene fornita con il firmware linux 1.187 e il kernel 5.4 di Linux.

Che dire, non resta che provare questa nuova Release avendo sempre l’accortezza soprattutto nei pc di produzione (lavoro) di aggiornare almeno 2 o 3 mesi dopo l’uscita perche’ anche linux ormai esce con diversi Bug poi nel tempo risolti.

Si raccomanda di provare la versione Live prima della installazione per verificare la compatibilità hardware.

Post utili possono essere:
La guida post installazione: https://www.marcosbox.org/2020/06/linux-mint-20-guida-post-installazione.html
di marco’s box sempre utile.

Prossimamente quando deciderò di aggiornare la mia 19.3 alla 20 vi prometto un post dettagliato a riguardo per ora mi limito
a testarla su virtualbox in macchina virtuale.

Documentazione in Italiano la trovate nel sito ufficiale qui: https://linuxmint.com/documentation.php

S.E.&O.
Roberto Lissandrin

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Aggiornamenti di Release

Leggo ormai ogni giorno utenti che hanno problemi con le ultime release di Ubuntu 20.04 o derivate come Mint 20.

Il mio consiglio e’ sempre stato quello di attendere qualche mese dopo il rilascio ufficiale prima di installare, ormai anche per linux i tester sono diventati gli utenti finali.

Ricordo che esistono anche due forum specifici in italiano oltre che il cerca in google in italiano o inglese.

Ad esempio:

https://forum.ubuntu-it.org/

https://forums.linuxmint.com/index.php

Non abbiate fretta al limite provatele in macchina virtuale se siete curiosi di vedere come e’ e come funziona, anche se i veri problemi con l’hardware li si riscontra solo nella installazione effettiva.

Grazie ciao, Roberto Lissandrin

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Da Mint 18 a Mint 19.1 storia di un aggiornamento – personalizzazione parte 1

Dopo il post di introduzione : https://www.appuntidilinux.it/2019/03/14/da-mint-18-a-mint-19-1-storia-di-un-aggiornamento-introduzione/

passiamo ad approfondire l’esperienza con Mint 19.1 cinnamon con particolare riferimento alla personalizzazione del desktop.

La Versione 19.1 di Mint cinnamon porta innovazioni importanti rispetto alle precedenti, che si possono intuire guardando il video sopra.

La installazione di default e’ come sempre un po’ standard e diciamo “spartana” o limitata,  ma Il Desktop Cinnamon e’ stato aggiornato alla versione 4.0 e offre molte piu’ personalizzazioni facilmente gestibili dall’utente finale da tasto destro del mouse sullo schermo o agendo con tasto destro sul pannello inferiore o direttamente dal pannello di controllo di mint o da voce Preferenze del menu.

IL file manager Nemo anche e’ stato aggiorato alla versione 4.0.6 che promette maggiore stabilità e velocità, e’ personalizzabile mediante la funzione da menu “modifica” e poi preferenze, scorrendo tra le varie opzioni di sinitra di puo’ personalizzare a piacimento tante funzioni.

Attenzione che alla prima esecuzione alcune voci aggiuntive che di norma ci si aspetta in un file manager sono invisibili e per farle apparire occorre cliccare con tasto destro su file o cartella e nel menu a tendina cliccare sul simbolo del + a destra della prima voce Apri.

Ad esempio “crea collegamento” non appare di default ma estendendo le funzioni poi appare e cosi anche per altre funzioni.

Sempre dal menu “modifica” si puo’ selezionare estensioni per aggiungere altre funzioni al file manager Nemo o abilitare o disabilitare quelle esistenti

Ecco una prima funzione nascosta che invece, almeno nel mio caso, mi sembra molto carina ovvero per default manca la voce “ridimensione icona” che permette di ridimensionare le icone

singolarmente del vostro dektop anche quelle di sistema come il cestino per esempio della dimensione da voi desiderata.

Fare molta attenzione nell’utilizzo di questa funzione mi raccomando!

Prima di tutto occorre installare il pacchetto dconf-editor ( editor della configurazione praticamente l’equivalente del regedit di winzoz)

una volta installato e aperto andare nella voce ORG poi  NEMO poi DESKTOP e scorrendo arrivare alla voce : use-desktop-grid e disabilitarla

uscire dal programma e da questo momento nel menu contestuale di destra cliccando su ogni icona uscira’ anche “ridimensiona icona”

Con lo stesso programma si possono settare molte impostazioni nascoste per il Desktop e tanto altro nelle varie sezioni ma mi raccomando fate attenzione usare con cautela.

Dopo questa sezione molto delicata e tecnica passiamo al settaggio piu’ semplice….

Il pannello inferiore e’ personalizzabile totalmente con click del tasto destro sulla parte destra e selezionando configura, si possono aggiungere applet scegliendo da un elenco (una utile secondo me e’ cambio spazio di lavoro che permette di avere piu’ desktop virtuali al posto di uno solo, lui ne mette 4 ma poi si possono aggiungere o eliminare, io ne uso 2 e sono piu’ che sufficienti). Si puo’ modificare la altezza della barra e delle icone contenute e tante altre personalizzazioni.

Anche la parte di sinistra del pannello si puo’ personalizzare semplicemente aggiungendo applicazioni pronte per essere usate, basta andare nel menu e cliccando su una applicazione selezionare aggiungi al pannello ( io metto sempre la calcolatrice, il cattura schermata e il terminale per evitare di cercarli sempre nei vari menu).

Ok e’ inutile che parli dello sfondo desktop quello e’ banale lo scegliete voi tra quelli proposti o ne trovate una infinita’ in rete gia pronti idem per salvaschermo o cose similari.

Per visualizzare le icone del cestino e rete che per defaulti non escono dopo la installazione, andate nel pannello di controllo e selezionate Desktop poi abilitate tutto, non avere un cestino visibile e’ inproponibile secondo me.

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Da Mint 18 a Mint 19.1 storia di un aggiornamento – Introduzione

Da Mint 18 a Mint 19 cronaca di una migrazione parte 1à

Era da tempo che meditavo  un aggiornamento del mio Linux Mint 18.3 64 bit Cinnamon alla versione 19 o 19.1, entrambe LTS in quanto basate su Ubuntu 16.04 LTS la prima e Ubuntu 18.04 LTS la seconda ma usando il pc per lavoro non mi decidevo mai, alla fine lo ho fatto.

Premetto, per chi non lo sapesse, che mentre Ubuntu rilascia LTS ( supporto a lungo termine) per le versioni con numero pari.04 esempio 14.04, 16.04, 18.04, quindi ogni due anni in aprile piu’ o meno, per Mint ogni versione con numero pieno e’ una LTS basata sul rispettivo ubuntu lts e nel frattempo rilascia varianti esempio 18.1, 18.2, 18.3 con alcune modifiche in attesa della futura basata sul nuovo Ubuntu LTS, ma sono tutte a supporto a lungo termine.

La 19.x si basa su ubuntu Bionic mentre la 18.x si basava sulla ubuntu xenial

Ecco un esempio :

Mint usa nomi femminili, la Ubuntu nomi difficilmente comprensibili….  🙂

Detto questo, altri motivi per non aggiornare erano:

  • la grande quantita’ di file e cartelle personali presenti nel pc e
  • il sempre consigliato detto: “non aggiornare mai a una release appena uscita ma attendere almeno qualche mese che si assesti con i vari aggiornamenti e patch del sistema”.

La versione 19 o 19.1 ha di innovativo rispetto alle precedenti, la nuova Cinnamon ver. 4.0 il kernel 4.5 e da quanto leggevo migliori prestazioni e minor consumo di risorse oltre al file manager Nemo ( personalmente ho sempre preferito nautilus) migliorato e aggiornato.

Alla fine mi sono deciso ma io ho fatto cosi’:

Nel mio pc ci sono 4 partizioni:

1) Efi ( dove va installato il bootloader ) di pochi megbyte –

2) una partizione per sistema operativo di circa 50gb –

3) una partizione dedicata a /home quindi a tutti gli utenti creati e relativi dati –

4) una partizione swap piccola ma c’e’ lo stesso pur avendo 12 gb di ram.

Sulla swap c’e’ chi dice che si puo’ fare a meno c’e’ chi dice che meglio crearla anche se non la si usa alla fine da me c’e’ ma non viene mai usata avendo cosi’ tanta Ram.

Relativo a questo argomento se avete molta ram almeno 8gb vi consiglio di leggere il mio post: https://www.appuntidilinux.it/2016/03/26/forzare-lutilizzo-della-ram-come-swap-e-velocizzare-linux/

Nella partizione /home c’era il mio utente “roberto” con tutti i dati file etc…. ovviamente salvati anche tutti su disco esterno, io uso rsync ma basta anche un copia e incolla normale,  quindi per non cancellare tutto e ricaricare dati cartelle e file ho prima provato la 19.1 64 bit cinnamon da chiavetta usb per testare tutto l’hardware e poi sono partito con la installazione.

 

Durante la installazione ho avuto l’accortezza di dire al sistema di installare tutti i software di terze parti e aggiuntivi poi ho specificato bene di usare /sda1 ( la partizione Efi) per la installazione del boot loader e quindi GRUB, di usare /sda2 per sistema operativo formattando in ext4, e qui viene il bello di usare la 3à partizione /sda3 per la /home dove creare l’utente con nome diverso dal precedente e di non formattare la partizione, per il resto la 4à partizione /sda4 Swap la ha riconosciuta ed e’ partita la installazione senza problemi creando alla fine un nuovo utente “lissa” nel mio caso nella /home non formattata.

Riavviato il tutto, fatto tutti gli aggiornamenti vari di sistema, configurato un po’ il desktop e testato la funzionalita’ dell’ hardware.

A questo punto rimaneva la reinstallazione del software da me di norma utilizzato e non già compreso tra quello di default e riportare i dati e le cartelle e file personali da utente vecchio “roberto” in nuovo utente “lissa”….

Completare il tutto con il custom particolare che vi spieghero’ nei prossimi post del desktop ovvero temi icone etc……

Queste ultime operazioni mi hanno impegnato un po’ di tempo, ho trovato alcuni ostacoli ma risolto tutto ….

Vi spiego come e cosa ho fatto nel prossimo post a breve.

Qui trovate il link sulle novita’ della versione 19.1 Cinnamon : https://blog.linuxmint.com/?p=3669

Qui l’area download per le varie versioni desktop: https://www.linuxmint.com/download.php

S.E.&O.

Grazie Roberto Lissandrin

Segue in : https://www.appuntidilinux.it/2019/03/15/da-mint-18-a-mint-19-1-storia-di-un-aggiornamento-personalizzazione-parte-1/

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Tre belle distribuzioni linux rinnovate nel 2018

Una bella panoramica su tre distribuzioni Linux che stanno avendo molto successo, rinnovate nel 2018

Deepin  Based on: Debian (Unstable) Architecture: armhf, x86_64 Desktop: Deepin Category: Desktop

Antergos  Based on: Arch Architecture: x86_64 Desktop: Cinnamon, GNOME, KDE, MATE, Openbox, XfceBased on: Arch Category: Desktop, Live Medium

Zorin  Based on: Debian, Ubuntu (LTS) Architecture: i386, x86_64 Desktop: GNOME, LXDE Category: Beginners, Desktop, Live Medium

E’ uscita la versione 18.04 di Ubuntu LTS che abbandona definitivamente Unity ed e’ disponibile con diversi Desktop grafici :  https://www.ubuntu-it.org/  con gnome  e le diverse versioni derivate: https://www.ubuntu-it.org/download/derivate

Sta pero’  per uscire la nuova release di Linux Mint 19 LTS ricca di novità interessanti : https://www.linuxmint.com/release.php?id=32 ancora in Beta per ora nelle versioni Mate, Cinnamon e Xfce

Roberto Lissandrin

 

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